“Truncheon Lamp”: la piccola, tecnologica lampada di Commonwealth

Un concentrato di eleganza, questa “Truncheon Lamp” progettata da Commonwealth, studio di design (specializzato in mobili) di base a New York City. La Truncheon unisce tradizione e modernità con un equilibrio invidiabile. Tradizione nei materiali, visto che la struttura è in legno (acero, per l’esattezza).

Modernità perché, oltre all’immancabile luce a LED, nasce dalla programmazione di una “CNC (Computer Numerical Control) Milling Machine” che le garantisce una forma sinuosa ed accurata. La CNC riesce a ricavare un oggetto preciso e molto rispondente al render impostato. Il risultato è il valore aggiunto ad ogni “Truncheon Lamp”: minimale e perfettamente bilanciata.

I responsabili della realizzazione sono quelli di MatterMade, mentre la lampada può essere acquistata solo ed esclusivamente presso il loro negozio di New York o nello shop sul loro sito.

Happy Birthday Etsy!

Per celebrare il quinto compleanno di Etsy, lo shop virtuale che ha riunito una comunità globale attorno al design artigianale, sono stati organizzati infatti per oggi 18 giugno, a diverse latitudini e fusi orari, più di cinquecento party in 49 diverse località sparse per il mondo.

Craft party per imparare tecniche e lavorare insieme celebrando il social network più produttivo della rete, a cui parteciperanno più di cinquemila persone.

Tiffany, la sedia di Marcello Ziliani per Casprini diventa eco-friendly

La sedia Tiffany è ad oggi il bestseller di Casprini, nelle sue versioni con o senza braccioli, in policarbonato trasparente o declinata in vari colori in poliammide lucido. Stampata con tecnologia a gas, impilabile e resistente agli agenti esterni, Tiffany è stata finora un buon esempio di funzionalità e affidabilità.

Ora però Casprini ha deciso di fare un passo in più, rendendo Tiffany completamente eco-friendly. Il nuovo modello Tiffany Recycled infatti verrà prodotto con materiali di scarto provenienti dai propri stabilimenti, evitando dispersione di materiali e risolvendo problemi di smaltimento in un colpo solo.

Il procedimento di rielaborazione permette di ottenere materiali affidabili e resistenti tanto quanto gli originali: unica accortezza, non verranno prodotte sedie in colori chiari, sostenuti male dai materiali riciclati. Piuttosto è stato scelto per Tiffany Recycled un bel punto di grigio. Ciliegina sulla torta, una volta esaurito il ciclo vitale della sedia, la plastica sarà nuovamente riciclabile al 100%.

Venini, Campane by Campana per la prima volta in Europa

In occasione di una visita a Venezia, i fratelli Fernando e Humberto Campanarimasero incantati dal suono e dalla bellezza delle campane della città lagunare. Di qui l’idea di lavorare sul loro potenziale plastico e materico, rovesciando la pesantezza e la resistenza del metallo nel materiale ad esso più antitetico, il vetro.

Presentata per la prima volta alla Moss Gallery di New York nel 2005, l’installazione Campane by Campana è stata riproposta ieri allo showroom milanese Venini in occasione del lancio di Milano Design in the City. In mostra, oltre quaranta campane sospese e raggruppate da corde annodate, per una scenografica tutta giocata sulla suggestione della luminosità e della leggerezza.

L’installazione, che dà prova della felice propensione alla sperimentazione e alla contaminazione artistica del marchio veneziano, sarà in mostra nello showroom Venini di via Monte Napoleone 9 a Milano fino al 25 ottobre (10.00-21.00).

Hakuhodo, i pennelli giapponesi per il trucco da Good Design Award

Il segreto dei grandi make up artists? Pennelli per il trucco di grande qualità. Come ad esempio quelli del marchio giapponese Hakuhodo, il primo ad aggiudicarsi un riconoscimento ad un concorso di design -il giapponeseGood Design Award, da non confondere con i Good Design Awards americani!- per l’eccezionalità della manifattura e della conseguente resa applicativa dei prodotti sul viso.

Interamente prodotti in Giappone, i pennelli sono realizzati con i peli, sottilissimi, di donnola o scoiattolo blu (il non plus ultra della qualità, a quanto pare). Particolare la lavorazione, che si rifà ad una tecnica tradizionale per cui, quasi si trattasse di una scultura, i peli selezionati vengono disposti a forma di montagna in modo da poter seguire al meglio i contorni del viso. L’idea vi sfizia? Andate sul sito per vedere l’intera gamma dei prodotti disponibili, acquistabili anche online.

Valcucine, bookcrossing a Milano all’insegna della sostenibilità

Bookcrossing in showroom.

L’iniziativa parte da Valcucine e si inaugura oggi presso il flagship store del marchio a Brera, in Corso Garibaldi 99. All’interno dello spazio libreria, saranno messi a disposizione 50 volumi sul tema della sostenibilità, che potranno essere ritirati o scambiati con altri libri, a patto però di leggerli e lasciarli in un altro luogo della città, a disposizione del prossimo lettore. L’Eco Bookshop, questo il nome dell’iniziativa, offre così la possibilità di approfondire a costo zero i temi legati alla produzione sostenibile e alla salvaguardia ambientale, promuovendo contemporaneamente una modalità innovativa di vivere lo showroom, non necessariamente legata all’esposizione del catalogo prodotti.

“Kruikantoor”: l’ufficio componibile di Tim Vinke

Il progetto del designer olandese Tim Vinke Qualcosa mi dice che difficilmente lo vedremo mai prodotto in serie, ma riesce comunque a catturare l’attenzione e a divertirci.

Presentato con la giusta dose di ironia, questo “Kruikantoor” (gioco di parole tra ‘kantoor’ -ufficio- e ‘kruiwagen’ -carriola-..) è un lavoro di incastro che, quando i vari pezzi sono sistemati, offre una vera e propria postazione lavorativa: una sorta di ‘cubicolo’ di quelli che siamo abituati a vedere in alcuni open space.

La somiglianza con gli spazi tradizionali in realtà è relativa, anche perché “Kruikantoor” è realizzato in polistirene irrobustito e protetto dalla poliurea. Da qui il colore, la leggerezza e l’effetto quasi ‘roccioso’ del tutto. Quando è assemblato, lo schienale della sedia diventa un ‘manubrio’ con cui spostarlo grazie alle ruote posizionate sul fondo.

I calendari motivazionali di Companhia Athletica

Torniamo a parlare dei brasiliani di Companhia Athletica che, attraverso l’agenzia DDB, lanciano campagne per incentivare i loro (prossimi) clienti ad adottare uno stile di vita sano e sportivo. Per farlo pianificano la loro comunicazione in maniera tecnologicamente innovativa a volte, curiosa e divertente in altre.

È questo il caso di questi calendari che raffigurano le silhouette di un uomo e una donna che, mese dopo mese, si assottigliano e mostrano il risultato che ognuno può ottenere ogni trenta giorni di dieta equilibrata ed esercizio fisico. Un po’ come chi attacca una propria foto in costume sul frigorifero…

I_ROni_Ca, l’asse da stiro è di design

Passatemi l’uso della parola “design” come sinonimo di restyling stiloso da applicarsi a qualsiasi prodotto appena iniettato della giusta dose di “cool factor”. Quello di I_ROni_Ca, infatti, mi sembra uno di quei rari casi in cui questa scelta linguistica, abusatissima, ha più senso che altrove. Non fosse altro perchè questo asse da stiro è talmente bello, o quanto meno diverso dalle aspettative, da non stonare neanche nell’angolo di un cosiddetto salotto bene (si fa per dire).

Progettato dall’israeliano Orit Mazurik designs, I_ROni_Ca è realizzato in policarbonato trasparente. L’insieme appare leggero quanto coloratissimo, proprio in virtù delle differenti cromie che distinguono ogni componente. Interessanti anche alcune funzionalità implementate, come il seggiolino contenitore e le rotelle per trascinare comodamente l’asse da un punto all’altro della casa. Per il momento I_ROni_Ca è allo stadio di prototipo; scommettiamo sul suo avvenire commerciale.

La nuova boutique Louis Vuitton di Londra firmata Peter Marino

Ha il nome altisonante di “Maison Louis Vuitton” il nuovo flagship store del gruppo francese appena inaugurato a Bond street, epicentro londinese dello shopping di lusso.

Il progetto del punto vendita, distribuito su tre piani per un totale 1500 metri quadri, è stato nuovamente affidato all’architetto artefice della riprogettazione dello store del gruppo sugli Champs-Elysées, il newyorkese Peter Marino.

Il quale, alla ricerca di un segno in grado di denotare un concetto di lusso lontano dai cliché, ha scelto una maglia metallica dorata a rivestimento di tutte le vetrine e di parte degli spazi interni, per un effetto teatrale corredato dalla scelta di pezzi di arte contemporaanea, tra cui una scultura di Takashi Murakami dal sapore decisamente pop.

Più pacati, invece, i toni delle ale minori del negozio, caratterizzate da un rivestimento in bambù lucido a cui si sposa una tenue carta da parati color crema in seta.